28 marzo. Oggi termina ufficialmente la raccolta fondi per il restauro del dipinto della loggia di villa Zamboni.
Adesso cosa succederà? Innanzitutto vi sarà una verifica di quanto raccolto e delle spese sostenute con l’aiuto di MAG e del Comitato “Noi, che Villa Zamboni”, quindi saranno pubblicati i risultati del nostro comune impegno profuso in questi mesi.
Con le tragedie immani che stanno accadendo, sembra difficile focalizzarsi su qualcosa che al confronto appare coì piccolo e insignificante, come appunto il restauro di una dipinto settecentesco. Il ricordo va immediatamente a Khaled al-Asaad, l’archeologo barbaramente ucciso perché strenuo difensore di Palmira, sito archeologico patrimonio di tutta l’umanità.
Le difficoltà e il particolare periodo buio che stiamo vivendo, in cui sembra prevalere la barbarie, devono indurci non alla rassegnazione, ma a perseverare nel recupero e conservazione di ciò che rappresenta la nostra parte migliore: sotto attacco è anche la cultura, la memoria, la nostra identità.
Ci sembra quindi importante continuare il nostro impegno per contribuire anche in una piccola città come Valeggio sul Mincio alla conservazione di questi ideali, mediante il recupero prima di tutto del patrimonio comune.
Il nostro intento è stato ben descritto nel volantino che molti di voi hanno letto ( la raccolta fondi): l’abbiamo raggiunto?
Come dichiarato nell’introduzione, vi sarà una verifica ufficiale, ma possiamo già anticipare che vi sono le condizioni perché il dipinto possa essere restaurato quanto prima e che la raccolta fondi proseguirà per coprire le spese vive che abbiamo affrontato e quelle che si presenteranno nel prossimo futuro.
Nell’attesa dell’ufficialità delle prossime azioni, concludo con l’augurio che coloro che ci hanno promesso il loro aiuto si sentano motivati a concederlo, che coloro che ci hanno affannosamente cercati siano incoraggiati a incontrarci, che coloro che non hanno risposto al nostro invito si sentano invogliati ad ascoltare le nostre proposte.
Ma l’augurio maggiore, è che l’Amministrazione conceda nuovamente alla cittadinanza la facoltà di poter accedere agli spazi esterni della villa per poterne usufruire e verificare quanto finora è stato fatto per conservare la decorazione della loggia.